
"Quattro gare e un bottino di 400 punti in classifica. Inizia ora la mia stagione per la riconquista della Coppa, esattamente come avvenne lo scorso anno. In Valgardena finii secondo e da quel momento non uscii più dal podio, sino alla vittoria finale". E' il programma di Bode Miller per il fine settimana di gare in Valgardena e val Badia. "Sono contento dello slalom di lunedì - aggiunge il campione statunitense -. La pista mi piace perché è ripida ed impegnativa, ma nel tratto finale diventa meno scorrevole e occorre tanta sensibilità. E' proprio adatta alle mie possibilità".
In arrivo da Milano a bordo di una supersportiva Alfa Romeo con le insegne del suo "Team America", accompagnato dalla biondissima Montana (modella giunta stamani dagli Usa), lo sciatore americano si è fermato a pranzo a San Michele all'Adige, in Trentino, per festeggiare il compleanno di Gianmaria Toscana, il presidente del Consorzio degli impianti di Andalo. Un regalo speciale a pochi giorni dall'accordo che unisce la sua immagine alla Paganella Skiarea.
Bode si è concesso un menu tipicamente italiano, con l'unica libertà dell'antipasto al salmone. Prima di ripartire ha anche fatto una puntata in due supermercati per acquistare le cialde di caffè, come un qualsiasi turista. La prossima settimana tornerà in Trentino. "Voglio conoscere questo territorio, con calma - spiega -. E' una terra piacevole. Vorrei potermi allenare bene in Paganella e divertirmi in neve fresca".
Rilassato e loquace, Miller ha fatto il punto della situazione, alla Vasco Rossi. "In classifica generale potrei avere molti più punti - ha spiegato -. Sono stato un po' penalizzato per le uscite di pista. Fossi andato più piano probabilmente avrei vinto tutte le prove ma per me la competizione è andare al massimo, altrimenti non mi diverto". Miller si conferma il guascone dello sci. Nessuna preferenza tra le varie discipline, anche se il suo cuore palpita un po' più per lo slalom.
"Mi piace e mi diverte sempre - commenta -: danzare tra i paletti è fantastico. Mentre in discesa libera pur viaggiando a velocità paurose hai il tempo di pensare per anticipare le difficoltà - aggiunge - nello slalom tu sbatti contro la porte in meno di un secondo. Ed è un continuo danzare da una porta all'altra, sempre alla ricerca della massima velocità, ma senza quasi poter intervenire. Come un direttore d'orchestra guida i suoi musicisti tu devi tarare il tuo ritmo e poi seguirlo sino alla fine. Chi lo interpreta meglio, vince. Ma non hai proprio il tempo per pensare - conclude sorridendo -. Devi scivolare ed accelerare senza fermarti, passando a pochi millimetri dai pali".
In arrivo da Milano a bordo di una supersportiva Alfa Romeo con le insegne del suo "Team America", accompagnato dalla biondissima Montana (modella giunta stamani dagli Usa), lo sciatore americano si è fermato a pranzo a San Michele all'Adige, in Trentino, per festeggiare il compleanno di Gianmaria Toscana, il presidente del Consorzio degli impianti di Andalo. Un regalo speciale a pochi giorni dall'accordo che unisce la sua immagine alla Paganella Skiarea.
Bode si è concesso un menu tipicamente italiano, con l'unica libertà dell'antipasto al salmone. Prima di ripartire ha anche fatto una puntata in due supermercati per acquistare le cialde di caffè, come un qualsiasi turista. La prossima settimana tornerà in Trentino. "Voglio conoscere questo territorio, con calma - spiega -. E' una terra piacevole. Vorrei potermi allenare bene in Paganella e divertirmi in neve fresca".
Rilassato e loquace, Miller ha fatto il punto della situazione, alla Vasco Rossi. "In classifica generale potrei avere molti più punti - ha spiegato -. Sono stato un po' penalizzato per le uscite di pista. Fossi andato più piano probabilmente avrei vinto tutte le prove ma per me la competizione è andare al massimo, altrimenti non mi diverto". Miller si conferma il guascone dello sci. Nessuna preferenza tra le varie discipline, anche se il suo cuore palpita un po' più per lo slalom.
"Mi piace e mi diverte sempre - commenta -: danzare tra i paletti è fantastico. Mentre in discesa libera pur viaggiando a velocità paurose hai il tempo di pensare per anticipare le difficoltà - aggiunge - nello slalom tu sbatti contro la porte in meno di un secondo. Ed è un continuo danzare da una porta all'altra, sempre alla ricerca della massima velocità, ma senza quasi poter intervenire. Come un direttore d'orchestra guida i suoi musicisti tu devi tarare il tuo ritmo e poi seguirlo sino alla fine. Chi lo interpreta meglio, vince. Ma non hai proprio il tempo per pensare - conclude sorridendo -. Devi scivolare ed accelerare senza fermarti, passando a pochi millimetri dai pali".