01/01/09 Rocca: Voglio Tornare il Maestro!!!


Gli sci incrociati e il passaggio lampo sulle nevi piemontesi ai Giochi di Torino, poi i problemi fisici, l'operazione al ginocchio e il duro recupero fuori dalle piste. Sono immagini sfocate, ormai quasi in bianco e nero, perché vogliono essere solo un ricordo lontano per Giorgio Rocca: il campione di Livigno si è messo alle spalle il periodo più buio della sua carriera, e ha impresso sul braccio la voglia di rivincita.
Tre tatuaggi per altrettanti figli (l'ultimo, il piccolo Francesco, nato appena un mese fa) che rappresentano il nuovo motore delle sue gambe, ferme per quasi due anni e ora pronte a stupire di nuovo. C'è anche lui nella galleria di campioni che per il nuovo anno tentano l'impresa del ritorno alla gloria. L'uomo immagine dello sci alpino azzurro al 2009 chiede di cancellare l'etichetta, che lo accompagnava ormai da troppo tempo, di "desaparecido" delle piste innevate e di tornare il "Maestro", come veniva soprannominato quando i suoi slalom erano d'oro.
E il finale di anno gli ha già dato un assaggio, riportandolo in alto, grazie al quarto posto nella tappa della coppa del mondo in Alta Badia. "Sto tornando Giorgio Rocca" ha detto sorridente l'azzurro. A tenere in panchina quello che in molti avevano già designato come l'erede di Alberto Tomba il problema al ginocchio destro, culminato nell'operazione nella primavera del 2007: poi i mesi di riabilitazione e infine il pallido ritorno alle gare. Difficile, per il campione che nel 2006 aveva sollevato la Coppa del mondo di slalom speciale, stare nelle retrovie: ma piano piano, con allenamenti mirati e senza mai forzare la mano ("Avevo paura che il ginocchio mi facesse male" ripeteva sempre Rocca una volta tornato sulla neve), il 33enne è pronto a riprendersi la scena da protagonista.
Del resto le 11 vittorie in Coppa del Mondo e una Coppa di Specialità hanno fatto di Rocca il campione di casa. Intanto, in attesa che il 2009 torni a consacrarlo tra i big degli sci, il 2008 si è chiuso con uno spiraglio di luce: il podio sfiorato in Val Badia è stato un'iniezione di fiducia. "Ho sentito lo speaker - il racconto di quei momenti dell'azzurro - annunciare il mio ritardo all'intermedio. Non ci ho più visto e mi sono detto: Rocca fai quello che vuoi ma vai a tutta! Così ho fatto".
La dedica del risultato "a chi mi è stato vicino e anche a chi credeva che fossi finito". Ma lui la parola 'fine' non vuole nemmeno sentirla nominare: alle Olimpiadi di Torino la neve di casa lo ha tradito. Ora il 2009 vuole essere l'anno del riscatto, in vista della nuova chance a cinque cerchi. A 35 anni a Vancouver Giorgio Rocca vuole dire la sua.